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Via ipertensione e colesterolo cattivo con l’olivo!

“Laudato sia l’ulivo del mattino! (…) Esili foglie, magri rami, cavo tronco, distorte barbe, piccolo frutto, ecco, e un nume ineffabile risplende nel suo pallore!”: così Gabriele D’Annunzio definisce lo splendido albero che da sempre popola le nostre colline, diventato simbolo della nostra terra.



L’olivo, nome botanico Olea europea L., è un albero sempreverde dai cui frutti, le olive (alimento tipico delle nostre tavole), si ricava il preziosissimo olio, insaporitore delle nostre pietanze oltre che benefico per il nostro organismo grazie al contenuto in acidi grassi essenziali della serie omega 3. Ma non sono solo i frutti a rendere l’ulivo così prezioso: le foglie e i giovani getti infatti contengono principi attivi dotati di diverse proprietà salutistiche. In passato il decotto di foglie di olivo era utilizzato principalmente come febbrifugo: diversi testi antichi infatti riportano testimonianze circa l’uso delle foglie di olivo da parte di popolazioni mediterranee e mediorientali per contrastare epidemie di febbre, anche malarica.


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Ma i moderni studi scientifici hanno dimostrato numerose altre proprietà di questo splendido albero! Oltre all’azione disintossicante e diuretica, ci sono diverse evidenze scientifiche circa l’azione ipotensiva: diversi studi hanno infatti confermato che i principi attivi contenuti nelle foglie d’ulivo, in particolare l’oleuroposide, sono in grado di ridurre la pressione arteriosa sia favorendo la vasodilatazione periferica, sia agendo sul metabolismo del rame (contenuto in alcuni enzimi coinvolti nel controllo della pressione arteriosa).

Questa azione rende l’ulivo particolarmente adatto per la risoluzione di ipertensione arteriosa di grado modesto. Ma l’olivo, a livello vasale, svolge un’altra importantissima azione che è quella ipolipemizzante e anti-aterosclerotica: grazie al contenuto in acidi grassi polinsaturi, infatti, l’olivo è in grado di ridurre i livelli di colesterolo cattivo (LDL) responsabile della formazione di placche e trombi, e aumentare quello di colesterolo buono (HDL) che invece si comporta da spazzino ripulendo i vasi dagli accumuli di LDL e altri scarti lipidici. Infine, un’altra importantissima azione a livello metabolico è quella ipoglicemizzante: i principi attivi dell’olivo si sono mostrati in grado di ridurre i livelli di glucosio nel sangue e si sono dimostrati ottimi coadiuvanti nel trattamento delle forme diabetiche lievi non insulino-dipendenti.


Se si ha la certezza che gli alberi non siano trattati con pesticidi e altri fitofarmaci è possibile raccogliere tutto l’anno le foglie di ulivo e, dopo averle lasciate essiccare, utilizzarle per la preparazione di infusi;


Il consiglio dell’erborista: Assumere una tazza da caffè di infuso di foglie di olivo non trattate per almeno 2 mesi ogni mattina, prima di colazione. Solo con cicli così duraturi e costanti si possono vedere i risultati, anche nelle analisi.



L’uso va però evitato in soggetti a rischio come donne in gravidanza e allattamento, soggetti in terapia con farmaci antipertensivi, antidiabetici e anticolesterolo (rischio sommazione di effetti, prima consultare il proprio medico).


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