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Le piante officinali: l'olivo



Tra le piante arboree fruttifere, l'olivo (Olea europea) conferisce un'impronta particolare ai paesaggi della penisola italiana, dalla Liguria alla Sicilia, dal lago di Garda alla Puglia.

All'osservatore, l'immagine degli uliveti, degli alberi dalle chiome argentate mosse dal vento, può trasmettere pace e un senso per le cose eterne. Nei miti dei tempi antichi l'axis mundi, il pilastro del mondo, è rappresentato da un albero. Esso congiunge i tre piani della creazione, il cielo, la terra e gli inferi, e sorregge la volta celeste. Sotto la sua chioma sempreverde si incontrano le divinità per decidere le sorti del mondo. Per i germani, quell'albero è il frassino, l'Yggdrasil. Nella cultura islamica, invece, l'asse del mondo è costituita dall'olivo come portatore di luce e saggezza.

Entrambe gli alberi, il nordico frassino e l'olivo delle terre del sud, fanno parte della famiglia delle Oleaceae, a cui appartengono anche il ligustro, la forsizia, la fillirea, il lillà e il gelsomino.

L'olivo segue dunque l'uomo dalla notte dei tempi. Proviene dall'Asia minore ed è coltivato in tutto il bacino mediterraneo. Predilige terreni calcarei, un clima mite senza grandi sbalzi. Teme le temperature inferiori ai -5 C°, ama l'esposizione al sole e si accontenta anche di terreni sassosi e poveri. Secondo la tradizione, un olivo è come l'uomo: 8 anni per diventare un alberello, 30 anni per completare la crescita e altri 70 per esprimere tutta la sua potenza!


Descrizione della pianta e componenti


Propagato soprattutto per via vegetativa, l'olivo si moltiplica sia per talea, sia da innesto su olivastro o oleastro, specie selvatiche e spinose della macchia mediterranea.

Il fusto giovane è eretto e liscio, ma col tempo si incurva e forma incrinature e nodi diventando grigio scuro, quasi nero. Laddove l'olivo lignifica si esprime l'azione dell'indurimento e della mineralizzazione; tuttavia, la pianta è anche profondamente permeata da impulsi vitali: dal tronco e dalle radici e dai rami spuntano annualmente giovani getti e polloni, ad assicurare la sopravvivenza dell'albero. La pagina superiore delle foglie oblungo lanceolate, opposte, è verde scura e quella inferiore argentata. I fiori, le cosiddette mignole, compaiono in primavera. Osservandoli da vicino ricordano quelli del ligustro, della stessa famiglia. I fiori d'olivo non hanno quasi nettare, e la fecondazione è anemofila.

Da ottobre in poi maturano le drupe nere e carnose. Vengono raccolte a mano o con mezzi meccanici e portate al frantoio per spremere il prezioso olio alimentare. Dai frutti perfettamente maturi e privi di lesioni si ottiene l'olio “extravergine” (acidità inferiore al 0,8%). Il colore dell'olio varia dal giallo oro al verde intenso e dipende dalla presenza o di carotene o di clorofilla. Le olive contengono acqua (50%), grassi (18-25%), proteine (1,6%) e carboidrati e cellulosa (20%). La parte grassa è composta da una frazione saponificabile del 98% (trigliceridi, digliceridi) e insaponificabile del 2% (acido oleico, linoleico e altri acidi grassi, fitosteroli, provitamina A, polifenoli e flavonoidi, squalene, terpeni).

L'olio di oliva contiene molti grassi insaturi, è facilmente digeribile e adatto alla cottura, di ottimo gusto e ricco di preziose sostanze. Trasmette all'uomo forze solari, di luce e calore. Secondo Wilhelm Pelikan, nell'olivo, le più ancestrali forze di terra si sacrificano a favore dell'azione della luce e del calore.


L'olivo come pianta officinale


Dall'olivo non si estrae solo uno degli oli alimentari più pregiati del mondo. Nella storia l'uomo ha sempre utilizzato anche le foglie, la corteccia e perfino la radice per curare se stesso e gli animali domestici.

Foglie di olivo:

Le foglie sempreverdi possono essere raccolte tutto l'anno. Ricche di sostanze amare (oleuropeina), iridoidi, flavonoidi e chinoni hanno un'azione comprovata sull'ipertensione e l'ipercolesterolemia, favoriscono la diuresi e sono antimicrobiche, antifungine, antiossidanti. Un uso ormai dimenticato e di aiuto nelle affezioni influenzali è l'infuso di foglie d'olivo (10 g in 100 ml di acqua bollente, a infusione lunga, 3 volte al giorno). Dalle foglie si ottengono anche l'estratto secco, la tintura alcolica e il gemmoderivato. Queste preparazioni sono consigliate per abbassare la pressione sanguigna e la glicemia, prevenire malattie vascolari e migliorare l'assorbimento delle sostanze nutrienti. Tra i “fiori di Bach”, “Olive” sostiene le persone in preda all'esaurimento psico-fisico.

La polvere di foglie d'olivo è uno degli ingredienti di una polvere insettifuga e inodore per cani e gatti.


Olio d'oliva:

Per uso interno, è indicato soprattutto per curare la stipsi cronica (1 cucchiaio a stomaco vuoto prima di colazione), l'infiammazione delle mucose orali (sciacqui) e la gastrite (1 cucchiaino tre volte al giorno prima dei pasti). Si raccomanda di usare olio ottenuto da olive coltivate con il metodo biologico o biodinamico.

L'uso esterno dell'olio di oliva ha una lunga tradizione, sia nella cura del corpo, sia nel culto. La cosmesi naturale sta riscoprendo l'olio d'oliva come ingrediente di qualità per lozioni, creme, sieri e gel. L'intero fitocomplesso dell'olio e in particolare lo squalene lo rende indicato nella cura della pelle delicata, infiammata, screpolata. E' un ottimo ricostituente dei capelli quando appaiono sfibrati e opachi dopo l'estate. Ogni due settimane si applica dell'olio di oliva caldo sui capelli e il cuoio capelluto e si lascia agire per almeno due ore.

Con l'olio di oliva si preparano infine i cosiddetti oleoliti, macerazioni oleose di piante medicinali come l'achillea, l'elicriso, l'iperico e la calendula che servono per massaggi, impacchi e preparazioni.

Nella cura degli animali, l'olio di oliva è utile nell'igiene delle orecchie dei cavalli ed è indicato per lenire escoriazioni e arrossamenti.


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