Ridurre il Colesterolo con Rimedi Naturali
La natura offre un mondo variegato di piante benefiche, in grado di alleggerire disturbi di vario genere: sta poi all'uomo riuscire ad interpretare al meglio questi doni della natura.
Colesterolo alto
Il colesterolo alto è un problema che affligge molte persone, soprattutto anziane, la cui causa risiede nell'alimentazione scorretta e nella mancanza di attività fisica, associate all'immancabile predisposizione genetica, che - in questo caso gioca - un ruolo decisamente importante (vedi ipercolesterolemi familiare).
Rimedi naturali
Se i livelli di colesterolo nel sangue non sono troppo elevati, o si presenta solamente un'alterazione leggera, i farmaci anticolesterolo potrebbero essere sostituiti con rimedi naturali ad azione ipocolesterolemizzante. Nell'articolo “colesterolo alto: i rimedi erboristici” ci siamo focalizzati sulle modalità d'azione dei prodotti naturali utili a prevenire o a contrastare l'aumento del colesterolo cattivo. In questo articolo focalizzeremo l'attenzione sulle possibili alternative erboristiche.
L'esperto erborista potrebbe consigliare al paziente un prodotto combinato: per esempio tarassaco, carciofo, olivo e policosanoli potrebbero costituire un primo prodotto, mentre nel secondo si potrebbero inserire droghe come olio di pesce e vitamina E, impreziosite con oli essenziali di limone. In questo modo, l'azione sarà duplice, perché la diminuzione dell'assorbimento dei lipidi sarà unita all'indebolimento della sintesi endogena dei grassi.
Tarassaco e carciofo
Il primo prodotto è espresso da queste piante:
Tarassaco (Taraxacum officinale) è una pianta che esplica proprietàdigestive e diuretiche: infatti, i sesquiterpeni lattonici in essa contenuti sono principi attivi amari che favoriscono la digestione e tonificano ilpancreas ed il fegato. Inoltre, il tarassaco è costituito da fenilpropani (come l'acido caffeico) che sono in grado di stimolare il glomerulo, di conseguenza agiscono come diuretici. Il tarassaco promuove l'eliminazione biliare del colesterolo in eccesso e ne riduce l'assorbimento grazie alla ricchezza in fitosteroli e fibre solubili.
Carciofo (Cynara scolymus) è caratterizzato da principi attivi organici, sesquiterpeni lattonici, flavonoidi e molecole caffeoil chiniche (l'acido caffeico esterificato con l'acido chinico dà origine alle cinarine). Per questi costituenti, il carciofo si configura come un ottimo eupeptico: unadigestione alterata potrebbe essere una con-causa del disordine lipidico. Inoltre, il carciofo stimola la secreziona gastrica, salivare, intestinale ed epatica (grazie ai sesquiterpeni lattonici e alle sostanze caffeoil chiniche); le funzionalità epatiche e pancreatiche sono favorite dai flavonoidi e dall'acido chinico, che conferiscono, quindi, proprietà coleretiche ecolagoghe. Infine, il carciofo agisce sull'assimilazione e sulla metabolizzazione delle sostanze lipidiche; la sua azione ipocolesterolemizzante è simile a quella vista per il tarassaco.
Olivo (Olea europaea)
In questo caso l'estratto di olivo si riferisce ai flavonoidi ricavati dalle foglie, non alle sostanze acetileniche presenti nell'olio di oliva (acidi grassi). L'olivo conferisce una buona azione diuretica, ipocolesterolemizzante e modifica la capacità di assimilazione delle sostanze lipidiche: quest'ultima funzione è espressa ancor meglio daipolicosanoli estratti dal riso.
Olio di pesce e Vit. E
Il secondo prodotto serve per fortificare l'azione espressa dai policosanoli presenti nel primo:
Olio di pesce: ricco di acidi grassi essenziali, esercita un'azione ipo-trigliceridemizzante (abbassa i trigliceridi nel sangue).
Vitamina E: (tocoferoli e tocotrienoli integri) agisce contrastando i radicali liberi, con un'attività antiossidante.
Oli essenziali di limone (o agrumarie in genere): favoriscono la digestione stimolando la secrezione gastrica ed epatica.