Foglie d’olivo, un toccasana
Le foglie di olivo fanno bene alla salute. Anzi, sono persino più benefiche dell’olio stesso e in particolare rappresentano una buona prevenzione contro Alzheimer e diabete. Non si tratta di semplici voci di corridoio, dietro ci sono studi biochimici accurati, dati raccolti e risultati ottenuti.
Prima di tutto: le foglie delle olive contengono oleoeuropeina presente anche nell’olio ma in piccola parte rispetto alle foglie che ne sono ricche. Si tratta di una sostanza che interviene nel comportamento delle cellule del corpo umano, stimolando l’autofagia cellulare, vale a dire l’uso di quelle proteine che accumulandosi possono determinare malattie importanti come per esempio l’Alzheimer. Quest’ultimo secondo gli studi medici, sarebbe causato proprio da un accumulo proteico in alcune parti del cervello che va ad intaccare le facoltà cognitive della persona che peggiorano nel tempo fino a procurare la morte.
Uno studio che sta portando avanti un team di biochimici dell’Università di Firenze e diretto da Massimo Stefani, ha fatto esperimenti su topi che hanno sviluppato una malattia simile all’Alzheimer osservando poi che queste cavie mantenevano le capacità cognitive più a lungo grazie alla somministrazione dell’oleoeuropeina e avevano meno placche di proteine anomale nel cervello.
La sostanza dell’ulivo è risultata inoltre utile per il diabete di tipo 2: anche in questo caso i risultati ottenuti sono stati positivi: l’oleoeuropeina ha ridotto insorgenze e sintomi di questa malattia per effetto della distruzione degli accumuli di amilina che sono dannosi per il pancreas.Visti i risultati il team di biochimici che ha sperimentato gli effetti dell’oleoeuropeina sta lavorando alla creazione di un integratore per il quale è necessario importare la sostanza dalla Cina. Questo in attesa di poter sfruttare le foglie d’oliva italiane che nei frantoi sono materiale di scarto mentre nei laboratori medici possono rappresentare una fonte importante per il progresso medico e la lotta a malattie ancora difficili da curare.