Rimedi contro il bruciore di stomaco
Quella fastidiosa sensazione di bruciore all’imboccatura dello stomaco, talvolta accompagnata da reflusso gastrico può originare da diversi problemi connessi tra loro in qualche modo: gastrite esofagite, duodenite, ulcera gastrica o duodenale.
Per alleviare i disturbi digestivi in questo caso è bene ricordarsi di alcuni punti chiave:
masticare molto bene e a lungo;
mangiare seduti;
evitare caffè e alcolici;
pasti semplici e poco elaborati evitando di associare carboidrati (e cereali) con le proteine (carne, pesce, formaggio uova).
fare attenzione al consumo di latticini in quanto ritenuti acidificanti.
zuccheri e fruttosio sono alimenti acidificanti.
Di seguito espongo i rimedi efficaci tratti da un’ampia letteratura che va da quelli popolari a quelli scientifici.
Rimedi e antiacidi blandi da utilizzare per brevi periodi di tempo
– Bicarbonato di sodio
Mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio in un bicchiere d’acqua è un blando e momentaneo aiuto ma non risolve.
– Patata
Un cucchiaio di minestra di succo di patata grattuggiata cruda, grazie alla solanina, può eliminare i sintomi dolorosi, i crampi e l’iperacidità, ma non influenza le cause dei disturbi. Questo rimedio va assolutamente preso in piccole dosi perché la solanina in dosi massicce provoca effetti secondari come raucedine, problemi alla vista, dilatazione delle pupille, disturbi nervosi e tachicardia.
Quando la patata viene cotta la solanina perde le sue proprietà velenose, ma viene così a mancare l’effetto spasmolitico. Tuttavia si può ugualmente trovare giovamento contro i disturbi gastrointestinali con una dieta di sole patate per 2/7 giorni (usando pochissimo sale e suddividendo 1000/1500 g di patate in 6/7 piccoli pasti giornalieri) Ciò renderà meno laboriose la digestione, il metabolismo e la circolazione. La cottura è bene farla con la buccia per meglio conservare i minerali del tubero.
– Malva e riso
Questa è una ricetta riportata dai monaci, che risale al tempo degli antichi romani; serve per mettere gli organi digestivi a riposo e guarire le budella infiammate e sofferenti:
2 parti di riso (quello di oggi deve essere semi-integrale e biodinamico) e 1 di malva (meglio se fresca, ma al limite ho visto che funziona anche con quella secca di erboristeria) stracotti in abbondante acqua e pochissimo sale per circa un’ora e mezza fino a formare una sorta di pappetta molle. Il riso deve essere stracotto. Da uno a tre giorni assumere per 6/7 volte durante il giorno senza mangiare nient’altro.
– Carote
Anche la carota grazie alle sue fibre particolari può essere utile in caso d’infiammazione della mucosa gastro-intestinale. Si può utilizzare per qualche giorno la dieta uniforme a base di sole carote per dare sollievo ai disturbi gastrointestinali. Cotte o crude l’importante è masticare bene.
– Fiocchi d’Avena con latte di mandorla
Miscela che aiuta ad assorbire l’eccesso di acido e che si può tranquillamente assumere a colazione.
Rimedi che agiscono più in profondità
Liquirizia
La liquirizia protegge le mucose che rivestono il tratto digestivo, aumentando la produzione di mucina, un composto che protegge contro gli effetti negativi dell’acido dello stomaco e di altre sostanze dannose.
L’estratto di radice di liquirizia consigliato è la liquirizia deglicirrizinata (DGL).
La Glicirrizia presente naturalmente nella radice di liquirizia, ha effetti cortisone simili e può causare ipertensione arteriosa, ritenzione idrica e altri problemi in alcune persone. Quando la glicirrizia viene rimossa per formare DGL, la radice di liquirizia mantiene i suoi effetti benefici per lo stomaco, mentre il rischio di effetti collaterali è notevolmente ridotto.
La quantità suggerita di DGL è una o due compresse masticabili (250-500 mg per compressa), masticata e inghiottita 15 minuti prima dei pasti e una o due ore prima di andare a letto. Molti studi di ricerca dimostrano che DGL è utile nell’ulcera peptica.
Succo di cavolo bianco crudo.
La clinica universitaria di Berna ha sperimentato con successo per 3 settimane il succo di cavolo bianco sui pazienti affetti da ulcera duodenale, con regressione pressoché completa della patologia, alla fine del trattamento, nella maggior parte dei casi.
Preparazione: mettere il cavolo bianco tagliuzzato nel frullatore e lasciarlo per qualche minuto in acqua nella proporzione di 1:1.
Bere un bicchiere di succo prima dei pasti. Per evitare l’insorgere di flautolenze dovute al consumo di cavolo, bere un infuso di cumino e camomilla tra la dose di succo di cavolo e il pasto.
Infuso di foglie di olivo
Basta bere un bicchierino (70 ml) di infuso di foglie di olivo subito dopo pranzo per vedere dopo qualche giorno gli effetti positivi sul bruciore di stomaco, tale decotto elimina ogni forma di acifità. La digestione inizia subito in quanto la foglie di olivo ha queste proprietà digestive ampiamente riconosciute. Evitare di bere tale infuso dopocena in quanto potrebbe portare a una mancanza di sonno, avendo un effetto simile alla caffeina, quindi si consiglia di assumerlo entro la prima parte della giornata.
Aloe e calendula
L’aloe da secoli è un ottimo cicatrizzante naturale. Basta andare in qualsiasi erboristeria o distributore di fiducia per trovarne di ottima qualità. Protegge lo stomaco e aiuta la cicatrizzazione. Un bicchierino prima dei pasti tre volte al giorno. Simile all'aloe troviamo l'azione lenitiva della calendula, utilizzata anche in moltissime creme in commercio è utile anche dall'"interno".